GIRGENTI ALLA SCOPERTA DEL CENTRO STORICO


Girgenti, il centro storico di Agrigento, è un affascinante intreccio di stradine, vicoli e monumenti: un variopinto arazzo che riflette le culture che nei secoli lo hanno tessuto. Pochi decenni dopo l’incoronazione di Carlo Magno e la consacrazione leggendaria delle gesta dei suoi Paladini, Agrigento è presa dai Saraceni. Essi la conquistano intorno all’827 d.C. quando la popolazione aveva già lasciato l’originario insediamento greco-romano ritirandosi sulla sommità del colle di Girgenti per difendersi meglio dalle scorrerie barbariche. I nuovi dominatori consolidano e sviluppano il nuovo nucleo urbano dandogli la tipica impronta islamica che ancora oggi lo caratterizza: un intrigante labirinto di cortili, vicoli e viuzze. L’influsso della cultura araba in oltre due secoli di dominazione lascia ovunque tracce profonde: nel dialetto, nei nomi di vie e contrade ma anche nella cucina. Basti solo ricordare che il nome del dolce siciliano più noto al mondo, la “cassata”, viene dall’arabo “quas’at”, ovvero “ciotola rotonda”, dal contenitore in cui veniva preparata.

Duecento anni dopo, al tempo della I Crociata, il conte normanno Ruggero D’Altavilla riconquista la Sicilia alla cristianità espugnando Agrigento nel 1087. I Normanni avviano un periodo caratterizzato dallo scambio fra civiltà che porta ad una produzione originale in ogni campo: nella cultura, nelle arti, nell’architettura. A partire dal XII secolo si edificano la maggior parte dei monumenti e delle chiese che ancora oggi, seppur rimaneggiati nei secoli, è possibile apprezzare, a cominciare dalla Cattedrale: edificata per volere di Gerlando di Besançon, primo vescovo normanno, oggi Santo Patrono della città.

Sulla via Duomo, nei pressi della Cattedrale, trovate altri gioielli monumentali: la Biblioteca Lucchesiana, il Palazzo Vescovile con il MUDIA -Museo Diocesano o Museo dei Tesori della Cattedrale- e la Chiesa di Santa Maria dei Greci edificata sul basamento, ancora visibile, d’un tempio greco. La Via Atenea, ricca di negozi, locali alla moda e caffè, è la strada principale del centro storico: passeggiando incontrerete molti luoghi d’interesse e stradine che vi condurranno nel cuore della città alla scoperta di “perle nascoste”. Tra esse spiccano, il Monastero di Santo Spirito dai superbi archi in stile Chiaramontano e l’adiacente Chiesa di Santo Spirito con all’interno dei magnifici stucchi barocchi. In Piazza San Francesco, accanto alla omonima Chiesa, una scaletta conduce al piccolo Convento Chiaramontano dei Francescani Minori: altro prezioso esempio d’epoca medievale.

Dei tanti palazzi nobiliari che un tempo fiancheggiavano la Via Atenea si possono distinguere ancora oggi alcuni fregi e balconi come quelli del Palazzo Celauro: edificio dove Goethe alloggiò nel 1787 durante il suo Grand Tour. In Piazza San Francesco, negli spazi sottostanti la chiesa potrete visitare Le Fabbriche – Fondazione Orestiadi, importante presidio d’arte contemporanea e laboratorio culturale. In Piazza del Purgatorio sorge, invece, la Chiesa di San Lorenzo o del Purgatorio con il suo bel portale barocco: non essendo più adibita al culto essa è diventata sede di eventi culturali. Da non perdere il settecentesco ex Collegio dei Filippini o Museo dei Filippini. Al suo interno si possono ammirare opere realizzate fra il ‘400 e il ‘900 appartenenti alla pinacoteca comunale, fra le quali i dipinti di Francesco Lojacono: il più importante paesaggista dell’800.

Accanto alla Chiesa di San Domenico c’è l’ex Convento dei Domenicani, oggi sede del Palazzo di Città da cui si accede al Teatro Pirandello: sontuosa struttura di fine’800 intitolata al celebre drammaturgo agrigentino, Luigi Pirandello, nobel per la letteratura. Manoscritti, lettere, foto e cimeli  sono esposti presso la sua Casa natia, oggi Museo Luigi Pirandello e presso la Biblioteca Museo a lui dedicata. Proseguite ora la passeggiata nella storia scoprendo da voi altri luoghi: molti altri tesori nel centro storico vi aspettano.

Mappa del Centro storico di Agrigento

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