Abbarbicato sul Colle di Girgenti, il centro storico di Agrigento accoglie i visitatori con un intreccio affascinante di cortili, piazzette e viuzze che invitano ad una passeggiata indimenticabile tra le meraviglie della storia. Nonostante l’impianto urbano sia chiaramente arabo, le più antiche testimonianze architettoniche del centro storico di Agrigento risalgono al periodo normanno. La Cattedrale, situata sulla sommità del centro storico, fu fondata alla fine dell’XI secolo da Gerlando di Besançon: primo vescovo normanno dopo due secoli e mezzo di dominazione musulmana. Molto amato dalla popolazione, Gerlando è diventato in seguito Santo e Patrono della città: ancora oggi, il suo nome viene invocato dagli agrigentini a difesa di calamità naturali. Nel corso dei secoli successivi alla sua costruzione, la Cattedrale è stata più volte ingrandita e rimaneggiata e oggi si presenta ai visitatori come un’ammirevole fusione di stili diversi, dall’austerità medievale ai vivaci decori del barocco. La sobria facciata di epoca rinascimentale è preceduta da un’ampia scalinata e fiancheggiata da un massiccio campanile del ‘400. All’interno della Cattedrale è possibile ammirare diverse interessanti cappelle come quella di San Gerlando, con l’urna argentea destinata alle spoglie del Santo, la Sala dei Sarcofagi d’età romana che hanno stupito i viaggiatori del Grand Tour, pregevoli dipinti, affreschi, stucchi barocchi, incantevoli soffitti lignei e le due Torri che custodiscono ancora alcuni misteri.
Accanto alla Cattedrale si trova la settecentesca Biblioteca Lucchesiana, che conserva numerosi antichi e pregiati volumi, e il MUDIA – Museo Diocesano che custodisce una collezione di opere d’arte sacra di grande valore, tra cui dipinti, sculture, arredi sacri, paramenti liturgici e oggetti di oreficeria, che vanno dal medioevo al XX secolo. Nel MUDIA potrete, inoltre, ammirare resti di affreschi del ‘300 e del ‘400 nonché antichi reliquiari rinvenuti durante i numerosi lavori di restauro della Cattedrale.
A pochi passi dal Museo Diocesano sorge la deliziosa Chiesa di Santa Maria dei Greci, così chiamata perché originariamente di rito greco-ortodosso. Ciò che rende questa chiesa una tappa imprescindibile della visita in centro storico è il fatto che essa sia stata edificata nel medioevo sulle rovine di un Tempio greco: il Tempio di Athena, risalente al VI secolo a.C. Uno stretto passaggio sotterraneo consente di ammirare direttamente i resti del basamento del tempio, mentre porzioni del colonnato sono ancora visibili seppur inglobati dalle mura interne della chiesa.
Dalla strada principale del centro storico, la via Atenea, si arriva facilmente ad un’altra tappa imperdibile della visita in centro storico: il Monastero di Santo Spirito costruito nel 1299 dalla nobile famiglia dei Chiaramonte e per secoli l’edificio più importante della città. I raffinatissimi archi ad ogiva e le eleganti bifore prospicienti il giardino del chiostro lasciano senza parole i visitatori. Al primo piano del maestoso edificio è stato allestito il Museo Civico che ospita una interessante mostra di materiali lapidei e ceramici, dall’antichità al medioevo. Adiacente al Monastero, la Chiesa di Santo Spirito offre ai visitatori uno dei più rilevanti esempi del barocco in Sicilia: a dispetto della facciata molto semplice, infatti, all’interno della chiesa vi attendono gli strepitosi stucchi di Giacomo Serpotta, uno dei più grandi maestri scultori del Barocco.
Proseguendo il percorso lungo la via Atenea, fiancheggiata da ristoranti, locali e caffè, un’altra tappa imperdibile è la Chiesa di San Lorenzo: l’elegante prospetto prelude alle magnifiche statue barocche custodite al suo interno raffiguranti le sette virtù, anch’esse opere del Serpotta. A pochi passi dalla Chiesa di San Lorenzo, c’è il Museo dei Filippini: imponente complesso monumentale dell’inizio del ‘700, ex Collegio dei Padri Filippini e oggi Museo che ospita pregevoli dipinti, disegni e opere di un periodo compreso fra il ‘400 e il ‘900 appartenenti alla Pinacoteca Comunale.
A pochi passi dal Museo dei Filippini ecco un’altra delle attrazioni da non perdere: il bellissimo Teatro Pirandello, intitolato al celebre drammaturgo agrigentino Luigi Pirandello, premio Nobel della Letteratura nel 1934. Al Teatro si accede attraversando l’atrio di Palazzo dei Giganti, sede del Comune di Agrigento. Inaugurato nel 1880, il teatro presenta un’architettura a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e un maestoso loggione. La sala riccamente decorata e dal soffitto elegante, è interamente realizzata in legno così come i palchi che la circondano. Il Teatro Pirandello è un edificio di grande pregio storico-culturale e ricorda nello stile architettonico, in scala più piccola, i celebri teatri siciliani di fine ‘800 come il Teatro Massimo di Palermo.
Immergersi nell’arte e nella cultura del centro storico di Agrigento è un’esperienza incantevole e sorprendente, un viaggio attraverso i secoli che si svela attraverso la bellezza senza tempo delle sue chiese, dei suoi monumenti e la suggestione poetica dei suoi scorci più intimi. Uno scrigno di tesori da esplorare lentamente per scoprire le mille sfaccettature di una storia affascinante, complessa, millenaria.
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