La Valle dei Templi di Agrigento è uno dei più grandi siti archeologici del mondo, situato su una cresta rocciosa che contrassegna quello che fu il versante sud della ricca e fiorente città di Akragas. Dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1997 per la sua eccezionale integrità archeologica e paesaggistica, la Valle dei Templi è famosa per i suoi imponenti templi dorici, considerati tra le più significative testimonianze della cultura e dell’arte greca in tutto il mondo. La millenaria storia della Valle dei Templi inizia intorno al 582 a.C. con la fondazione di Akragas ad opera di coloni provenienti da Gela e da Rodi. Una città che raggiunse il massimo splendore nel V secolo a.C. grazie al tiranno Terone e alla vittoria sui Cartaginesi nella battaglia di Himera nel 480 a.C. che procurò all’antica Agrigento grandi ricchezze e moltissima manodopera.
Infatti, nel periodo successivo alla vittoria di Himera furono costruiti la quasi totalità dei Templi che ancora oggi possiamo ammirare. La gloria di Akragas durò per molti decenni ma nel 406 a.C. i Cartaginesi misero a ferro e a fuoco la città vendicando così la pesante sconfitta subita ad Himera. Akragas risorse per mano del generale greco Timoleonte e visse altri decenni di prosperità in età ellenistica per poi cadere nel 210 a.C. nell’orbita dei Romani assumendo il nome di Agrigentum.
Passeggiando all’interno del Parco Archeologico di Agrigento potrete ammirare i Templi dorici tra i più solenni e meglio conservati della Sicilia: il Tempio di Giunone, il Tempio della Concordia, il Tempio di Ercole, il Tempio di Zeus, il Tempio dei Dioscuri, e al di là del Giardino della Kolymbetra, il Tempio di Vulcano. Mirabili testimonianze di come l’antica Akragas sia stata una delle più grandi e potenti città della Magna Grecia. Aggirandovi in un paesaggio naturalistico da sogno, alla scoperta di queste bellezze archeologiche, potrete sperimentare quello stesso stupore e senso di meraviglia che colse gli antichi viaggiatori del Grand Tour giunti qui sul finire del ’700 per contemplare le incantevoli vestigia del mondo greco.
Il Tempio di Giunone è il tempio che per primo si impone alla vista grazie alla sua posizione elevata. Fu è edificato intorno al 450 a.C. e la sua attribuzione a Giunone deriva da un’errata interpretazione di un passo dello scrittore romano Plinio Il Vecchio che, in realtà, si riferiva al Tempio di Giunone sul promontorio Lacinio a Crotone. Quindi, come per la maggior parte dei templi agrigentini, non è possibile sapere con certezza a quale divinità fosse dedicato questo edificio. Le tracce rossicce sui muri della cella e su alcuni blocchi lasciano pensare che il tempio fu incendiato durante la conquista cartaginese nel 406 avanti Cristo.
Il Tempio della Concordia è uno dei tre templi dorici meglio conservati al mondo. Il suo nome si deve a un’iscrizione latina della metà del I secolo d.C. con dedica alla “Concordia degli Agrigentini” ritrovata in zona ed erroneamente messa in rapporto con il tempio. L’edificio ha un basamento di quattro gradini, conserva tutte le colonne, gli elementi della trabeazione e i due frontoni : un autentica meraviglia giunta sino a noi integra grazie al Vescovo Gregorio che nel VI sec., durante la dominazione Bizantina, ne fece una cattedrale cristiana sottraendolo ai danneggiamenti riservati ai Templi pagani.
Il Tempio di Ercole, il più antico dei templi agrigentini, è stato ricomposto nel XX secolo grazie all’encomiabile opera dell’archeologo Pirro Marconi e del mecenate inglese Sir Alexander Hardcastle che si impegnarono a riassemblare i blocchi delle colonne disseminate nell’area.
Il Tempio di Zeus, tra i Templi più grandi del mondo greco, conserva i resti delle sue imponenti fondamenta e di un altare monumentale. Alto circa 27 metri e grande quanto un moderno stadio di calcio, a dare appena un’idea di quanto questo edificio fosse colossale vi è il calco a grandezza naturale ( circa 8 m.) di un Telamone sdraiato tra le rovine: l’originale è esposto con tutta la sua maestosa magnificenza nel Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento i cui favolosi reperti, esposti in 18 sale, illustrano la storia del territorio agrigentino dalla preistoria fino alla fine dell’età greco-romana: un viaggio nel tempo in cui spiccano la magnifica collezione vascolare d’età classica, la perfezione formale della statuetta marmorea dell’Efebo di Agrigento, la colossale imponenza del Telamone in tufo del tempio di Zeus . Il Museo Archeologico è situato a 650 m dalla Valle dei Templi, in Contrada San Nicola di fronte al Quartiere Ellenistico Romano: altro sito di grande interesse che mostra attraverso i succedersi stratificato delle abitazioni il passaggio dell’età greca a quella romana della città.
Proseguendo la passeggiata all’interno della Valle, superando i colossali resti del Tempio di Zeus si arriva nella cosiddetta area delle divinità ctonie: una immensa area di culto in cui spiccano le quattro colonne del Tempio dei Dioscuri.
Il Tempio dei Dioscuri, dedicato ai mitici gemelli Castore e Polluce nati dall’unione di Zeus e Leda, regina Sparta, è il simbolo della città di Agrigento. Quattro colonne sorreggono uno spigolo della trabeazione, frutto di una ricomposizione ottocentesca eseguita con blocchi differenti rinvenuti nell’area stessa. Il Tempio dei Dioscuri è fiancheggiato da suggestivi altari in cui si svolgevano i sacrifici durante le feste dedicate a Demetra a ridosso del vallone della Kolymbethra: favoloso bacino idrico in cui terminavano gli acquedotti della città in età classica.
Infatti, a seguito della trionfale vittoria della battaglia di Himera nel 480 a.C. non furono avviati solo i lavori di costruzione dei Templi ma anche imponenti opere pubbliche tra cui una fitta rete di acquedotti sotterranei per fornire l’acqua all’abitato e un favoloso bacino idrico in cui conservarla. L’antica “piscina” di Akragas divenne nei secoli successivi un meraviglioso giardino agricolo, ricco di alberi di agrumi, ulivi e piante rare, ed oggi, grazie al lavoro del FAI – Fondo Ambiente Italiano il Giardino della Kolymbethra è il cuore verde della Valle dei Templi: uno dei 10 Giardini più belli d’Italia. Della fitta rete di acquedotti sotterranei che nel V secolo a.C. alimentavano la città di Akragas, per poi confluire alla Kolymbethra, alcuni sono ancora funzionanti all’interno del Giardino e uno di essi è perfino visitabile: l’Ipogeo della Kolymbetra.
Attraversando agrumeti e ulivi secolari dal giardino può raggiungere l’ultimo dei Templi dorici costruiti nella Valle dei Templi: il Tempio di Vulcano.
Il Tempio di Vulcano deve il suo nome all’interpretazione di un brano di uno scrittore latino che accenna alle cerimonie religiose che si svolgevano presso un “lago agrigentino” non lontano dal colle di Vulcano (collis Vulcanius), così chiamato forse per la presenza di sorgenti di acqua sulfurea o di affioramenti di bitume naturale. Del Tempio restano il tracciato degli ambienti interni, parte del basamento e due colonne che presentano alcuni influssi di ordine ionico in un contesto di grandissimo fascino.
Camminando tra i templi della Valle dei Templi, si può osservare la magnificenza dell’antica civiltà greca in un contesto naturale mozzafiato, dove la luce del crepuscolo serale filtra fra le colonne dei templi creando atmosfere quasi magiche. È un luogo dove camminare lentamente, contemplando la vastità degli spazi e respirare la storia, la mitologia e la bellezza.
Al Parco Archeologico si può accedere dall’ingresso est presso il “Tempio di Giunone” o dall’ingresso ovest presso “Porta V”.
Consigliata la prenotazione e l’acquisto biglietti mediante Call center o sito di CoopCulture.
Ogni ingresso dispone dei seguenti servizi: Parking, Ticket, Bus, Informazioni.
Dal 18 Settembre 2023 al 30 Giugno 2024: aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 20:00 (ultimo ingresso alle 19:00).
Consigliata la prenotazione e l’acquisto biglietti mediante Call center o sito di CoopCulture.
Biglietto Valle dei Templi: € 10 a persona.
Esenzione solo per i minori di anni 18. Biglietto ridotto del 50% per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni.
Biglietti Cumulativi:
Valle dei Templi + Museo Archeologico = € 13.50
Valle dei Templi + Giardino della Kolymbethra = € 16.00
Valle dei Templi: contatti per info istituzionali
Tel. +39 0922621611
Fax +39 092226438
CoopCulture – Call center: contatti per prenotazioni, ticket e informazioni
tel. +39 09221839996
Le coordinate sotto riportate individuano gli arcosoli lungo la via sacra: vai sulla mappa e clicca su una delle icone dei Parcheggi per calcolare il percorso all’ingresso più vicino.
GPS
N 37° 17' 21.52''
E 13° 35' 42.4''
Google maps
37.28931, 13.59511