Raffadali
Città del Pistacchio DOP


tempo di visita consigliato
3 ore e 30 minuti

Nota per la squisita pasticceria, i gelati e l’eccellente produzione di mandorle e pistacchi, la città di Raffadali vanta origini antichissime. Abitata fin dal neolitico, essa conserva alcune tracce delle culture che l’hanno popolata. Raffadali è la prima cittadina che si incontra nel percorso alla scoperta dei Monti sicani su versante nord ovest di Agrigento. Attorno la città vi sono alcune antiche necropoli come quella di Pietra Rossa con decine di loculi risalenti all’eneolitico (V millennio a.c.) e Rocca Busonè. Presso la necropoli di Rocca o Monte Busonè sono state rinvenute in alcune tombe le Veneri di Busonè: due idoli femminili dell’età del rame, esposti nel Museo di Agrigento. Sorta in epoca medievale inizialmente come casale arabo, divenne, in seguito alla conquista normanna della Sicilia, feudo della nobile famiglia dei Montaperto. Dopo un periodo di abbandono, fu riedificata a partire dai primi decenni del ‘500, conservando comunque nel nome il suo retaggio Arabo: Raffadali proviene o da “Rahl-Afdal”, ovvero villaggio eccellente, o da “Raffo d’Alì”, ovvero possedimento di Alì, probabile signore dell’antico casale musulmano .

Il cuore del paese è Piazza Progresso, dove si possono apprezzare ancora i volumi del Palazzo Baronale dei Principi di Montaperto e la Chiesa Madre del ‘500 che custodisce al suo interno numerosi oggetti di pregio, affreschi e statue, tra le quali spicca la splendida statua cinquecentesca della Madonna degli Infermi,  patrona del paese e a cui sono dedicate solenni celebrazioni la seconda e la terza domenica di Luglio. Sempre all’interno della Chiesa Madre si trova la tomba monumentale e lo stemma araldico della famiglia Montaperto: nobilissima famiglia, principi di Raffadali, i cui illustri esponenti furono notabili di rilievo delle Corti Reali a partire dagli Altavilla, ovvero dalla conquista normanna della Sicilia. Un’altro straordinario reperto di pregio custodito dalla Chiedìsa Madre è un sarcofago del II sec d.C. con bassorilievi raffiguranti “Il ratto di Proserpina”: uno dei capolavori d’età romana in Sicilia. Vicino alla Piazza, c’è la Chiesa di San Giuseppe dalla ricca facciata barocca.  A fine Settembre a Raffadali si tiene il “Fastuca Fest” la Sagra del Pistacchio per celebrare questo prodotto d’eccellenza riconosciuto con la certificazione DOP: convegni, intrattenimento, esposizione e degustazione di prodotti dolciari e gastronomici a base dello squisito frutto verde. Altre  bontà tipiche del luogo sono il macco di fave, squisita purea di fave secche e i cuddruruna: gustose pizzette imbottite con bietola, patate, cipolla, olive, formaggio e pomodoro.

Informazioni turistiche
Queste informazioni sono puramente indicative poichè suscettibili di variazioni

Raffadali: distanza da Agrigento 15 Km circa

I contatti sotto riportati riguardano enti e associazioni che offrono informazioni e servizi al turista.

Comune di Raffadali: Centralino

+39 092245911

Ass. Pro Loco Raffadali:

+39 3664463764

Comune di Raffadali: le coordinate sotto riportate individuano l’ingresso della Chiesa Madre.

Le icone sulla mappa individuano punti di interesse e servizi utili: visualizza a schermo intero la mappa e clicca sulle icone per visualizzare le informazioni.

GPS
N 37° 24' 15.3''
E 13° 31' 52.5''

Google maps
37.40425, 13.53125

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