Raggrumato sopra una collina gessosa dei Monti Sicani, ai piedi della quale scorre il fiume Platani, Sant’Angelo Muxaro fu fondato intorno al XVI secolo in un’area talmente antica che il mito e la storia qui convergono in un unico intreccio. I versanti del colle sono trapuntati da numerose tombe a grotticella, alcune risalenti al IX secolo a.C.: una vasta necropoli di quello che doveva essere un importantissimo insediamento Sicano. Anche la più grande tomba protostorica della Sicilia si trova qui: la “Tomba del Principe” costituita da una doppia camera circolare di cui la prima ha un diametro di 9 metri e oltre 3 di altezza con una cupola a tholos come le coeve tombe reali micenee in Grecia. Gli scavi archeologici condotti qui da Paolo Orsi tra fine ‘800 e i primi del ‘900, hanno restituito reperti d’inestimabile valore: corredi funerari ceramici e d’oro oggi custoditi in diversi musei, quali il locale museo del MuSAm, il Museo Archeologico di Agrigento, il Museo Archeologico di Siracusa ed il British Museum.
Sul Monte Castello, a ovest del paese, vi sono i resti d’un antica roccaforte araba Qalàt al-Mushar’àh (da cui Muxaro) sorta probabilmente sui resti d’un altro fortilizio dell’età del bronzo: forse sorgeva proprio qui Kàmikos, l’epica città-fortezza del re sicano Kòkalos. Narra il mito che Kòkalos ospitò Dedalo, l’ingegnoso architetto fuggito da Creta, il quale realizzò per lui superbe fortificazioni. Giunto alla testa d’una flotta, Minosse, re di Creta, si presentò a Kòkalos reclamando Dedalo: il re sicano si finse conciliante e lo accolse da ospite. Con l’aiuto delle figlie, lo fece annegare in un bagno e le spoglie furono tumulate nell’area in cui poi sorse Eraclea Minoa.
Al di là del mito certo è lo scambio fra la cultura sicana e cretese-minoica come dimostrano l’architettura della “Tomba del Principe” ed alcuni elmi greci ritrovati qui ed esposti al Museo di Agrigento. Nella collina si trovano anche delle grotte d’interesse speleologico e naturalistico come la Riserva di Grotta Sant’Angelo: nata per preservare questo suggestivo mondo sotterraneo ma attualmente chiusa per migliorarne la fruizione. Una interessante grotta visitabile, invece, ma sempre con l’ausilio di personale esperto, è l’affascinante sistema carsico “Vallone del Ponte” che si snoda lungo una vallata solcata da un affluente del Platani. Da non perdere gli ottimi formaggi e i genuini cibi tipici della zona. In definitiva, visitare Sant’Angelo Muxaro significa entrare in contatto con una Sicilia autentica, fatta di storia, natura ma anche di sapori: generosi ed accoglienti come la gente del luogo.
Sant’Angelo Muxaro: distanza da Agrigento 38 Km circa
MuSam- Museo Archeologico MuSam- Museo Archeologico di Sant’angelo Muxaro: aperto tutti i giorni. Ingresso gratuito
Dal Lunedì al Sabato: 8:30 – 19:00
Domeniche e festività : 8,30 – 13,30
I contatti sotto riportati riguardano enti e associazioni che offrono informazioni e servizi al turista.
Comune di Sant’Angelo Muxaro: centralino
+39 0922919506
MuSam- Museo Archeologico
+39 0922919806
Ufficio Val di Kam – Escursioni archeo-naturalistiche e Turismo Relazionale
+39 3386762491
Ufficio Legambiente Sicilia – Escursioni speleologiche
+39 0922919669 / +39 3206580990 / +39 3289529529
Comune di Sant’Angelo Muxaro: le coordinate sotto riportate individuano Piazza Umberto I.
Le icone sulla mappa individuano punti di interesse e servizi utili: visualizza a schermo intero la mappa e clicca sulle icone per visualizzare le informazioni.
GPS
N 37° 28' 49.19''
E 13° 32' 46.22''
Google maps
37.48033, 13.54617
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