La Cattedrale di San Gerlando da 9 secoli domina il centro storico custodendo misteriosi oggetti e antiche leggende
Fare la Pasqua ad Agrigento con il suo clima mite e suggestive rappresentazioni è l’idea giusta per scoprire una terra ricca di storia, arte e fede. Antichi riti, sapori tradizionali, il calore delle persone che si stringono attorno a scenografiche rappresentazioni fanno della Settimana Santa ad Agrigento un’occasione unica per entrare in contatto con l’anima popolare di un intero territorio. Ecco gli aspetti più caratteristici e i momenti più vivaci che vi aspettano ad Agrigento e dintorni.
Pasqua ad Agrigento. La settimana della Pasqua inizia con la Domenica delle Palme: i fedeli si recano in ogni Chiesa della città con delle palme finemente intrecciate per farle benedire e portarle a casa. La sera del Giovedì Santo, invece, si assiste ad un via vai di fedeli che visitano le varie chiese del centro storico per onorare con momenti di preghiera i “santi sepolcri”: gli altari votivi dedicati alla passione di Cristo. Ma il momento più suggestivo, atteso ed emozionante è la processione del Venerdì Santo che si snoda la sera lungo la via Atenea. Bande musicali accompagnano le confraternite, dalla caratteristica tonaca nera, che camminando intonano struggenti canti rituali dietro l’urna del Cristo, seguita dalla statua della Madonna Addolorata. La domenica di Pasqua, sempre lungo la via Atenea, avviene l’incontro festoso tra le statue della Madonna e del Cristo Risorto portati a spalla dai fedeli.
Pasqua a Favara. Durante la settimana Santa a Favara ha luogo la celebre Sagra dell’Agnello Pasquale: un tipico e prelibato dolce artigianale a forma di Agnello fatto di pasta di mandorla. La candida parte esterna è lavorata e decorata per ottenere le morbide forme dell’Agnello, mentre la parte interna è farcita con pistacchio fresco finemente tritato. Una manifestazione che ogni anno si snoda tra le chiese ma che coinvolge anche il Marzipan – Museo della Mandorla e Farm Cultural Park, centro d’arte contemporanea tra i più importanti del mondo. Infatti, accanto ai tipici riti della settimana Santa, la Pasqua a Favara è sempre accompagnata da una serie di eventi e degustazioni che attirano numerosi visitatori in tutto il suo centro storico .
Pasqua ad Aragona. La domenica di Pasqua ad Aragona viene messa in scena una sacra rappresentazione molto vivace ed originale: “U’Ncontru” ovvero “l’incontro” fra i Santi Pietro e Paolo. Gli enormi busti di legno e cartapesta dei due Santi vengono portate a spalla per le vie del centro storico, mentre nelle Chiese del Rosario e del Carmine ogni dettaglio viene curato in vista dell’incontro tra la Madonna e il Cristo Risorto. Oltre allo spettacolare rituale, la pasqua aragonese è l’occasione per assaggiare alcuni prelibati piatti tipici del luogo come la “m’briulata”, gustoso fagottino di pane farcito con carne trita e olive nere, e “u Taganu” un timballo di pasta preparato con uova, tuma, carne trita ed aromi. Due delizie che si collocano tra le più antiche tradizioni di Aragona.
Pasqua a San Biagio Platani. Tra le manifestazioni più importanti e spettacolari che celebrano la Pasqua in provincia di Agrigento, quella che si svolge a San Biagio Platani è senza dubbio una delle più originali e scenografiche di tutta la Sicilia. Gli Archi di Pasqua sono imponenti e bellissime costruzioni realizzate con telai di legno e intrecci di canne, ornate da singolari sculture di pane e varie decorazioni. Uno spettacolo che nasce da un’ appassionante gara tra due confraternite, quelle dei “Madunnara”, devoti alla Madonna, e quelle dei “Signurara”, devoti a Gesù. Donne, uomini e bambini si impegnano per mesi nella realizzazione di questi grandiosi archi e caratteristiche sculture di pane che trasformano il corso principale di San Biagio Platani in un emozionante salotto a cielo aperto.
La Cattedrale di San Gerlando da 9 secoli domina il centro storico custodendo misteriosi oggetti e antiche leggende
Storia e leggenda di uno dei dolci più tipici della festività dei Morti