Feste e Tradizioni

La Cattedrale di San Gerlando
ad Agrigento

La storia medievale del centro storico di Agrigento si snoda tra le viuzze del Colle di Girgenti: un grumo urbano arabo su cui svetta la Cattedrale normanna. L’araba Kerkent e la normanna Girgenti, amalgamate dal tempo, offrono ancora oggi la possibilità di fare una avvincente passeggiata nel medioevo della città. La Cattedrale fu edificata da Gerlando di Besançon: primo vescovo normanno dopo oltre due secoli di dominazione musulmana. Siamo nell’epoca delle crociate, la Sicilia è un fiorente Emirato e nel 1061 i Normanni lanciano un’ imponente offensiva: il Conte Ruggero d’Altavilla alla testa di un esercito di cavalieri invade l’Isola e dopo averla conquistata avvia una grande opera di costruzione: sorgono palazzi, sontuose chiese e cattedrali in ogni città per sancire il ritorno alla cristianità. La storia di San Gerlando è saldamente legata al Conte normanno Ruggero D’Altavilla. C’è un forte legame fra i due a cominciare dai nomi che hanno una curiosa radice comune e un affine significato. Ruggero deriva, infatti, dall’antico sassone “hrod-gar” che significa “gloriosa lancia”, allo stesso modo Gerlando deriva da “gar-land” che significa “lancia che tutela la patria”. Vale la pena di ricordare che i Normanni erano vichinghi d’origine: dopo decenni di scorrerie e conquiste sul suolo francese si stabilirono nella attuale regione della Normandia, abbracciarono la fede cristiana e giurarono fedeltà al Re di Francia Carlo III.

Gerlando proveniva da Besançon, una città molto ricca e influente: vi nacque fra il 1030  e 1040 compiendo gli studi ecclesiastici nel clima di quel vasto moto di rinnovamento che animava la Chiesa, noto come Riforma: un movimento che trovava proprio a Besançon e nel non lontano Monastero di Cluny due saldi epicentri. Gerlando giunse in Italia per un pellegrinaggio nei principali luoghi di culto della cristianità, fra cui il Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. E fu lì, in Puglia, che conobbe il Conte Ruggero D’Altavilla. Infatti, chiamati per i loro servigi a difesa dei pellegrini nei loro viaggi in Terrasanta, i Normanni  avevano occupato parte del Sud Italia. Gerlando, grazie alle sue doti umane e spirituali, si guadagnò subito l’ammirazione del Conte Normanno che gli chiese di unirsi a loro e di esercitare il suo magistero culturale e l’apostolato sacerdotale nei loro territori. Quando il Conte Ruggero si lanciò alla conquista della Sicilia, una volta espugnata Agrigento, nel 1087, non ebbe alcun dubbio: per lui Gerlando era l’uomo giusto cui affidare l’arduo compito di rinnovare nel popolo la fede cristiana e ricostruire la Diocesi Agrigentina. Nominato Vescovo da Papa Urbano II, Gerlando intraprese così questa missione conquistando con le sue grandi qualità i cuori degli agrigentini. Scelse come duomo la Chiesa di S. Maria dei Greci  e poi, in sei anni, fece costruire la nuova, ed attuale, Cattedrale. Presso il MUDIA nella Sala dedicata a Gerlando si possono ammirare una pregevole statua lignea del XIV secolo, alcuni reperti e diverse effigi votive di grande interesse etno-antropologico. Testimonianze che narrano una secolare devozione che si rinnova ogni anno con riti, celebrazioni e rievocazioni storiche che culminano il 25 Febbraio: Festa di San Gerlando Patrono di Agrigento. Una festa da non perdere per scoprire tutti i tesori nascosti del  centro storico di Agrigento: sul sito trovate tutte le informazioni utili.

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