6 – 7 Ottobre 2018 alla Valle dei Templi “Il Trionfo di Esseneto”: la rievocazione storica che celebra i 26 secoli di Akragas
Santa Lucia e la tradizione. La festa di Santa Lucia è un appuntamento molto atteso e amato in Sicilia. Il 13 dicembre, in onore della tradizione, i siciliani non mangiano pasta o pane ma “cuccia” (grano bollito con aromi) o Arancine: deliziose polpette di riso ripiene di carne. L’usanza di mangiare queste preparazioni è legata a un voto fatto alla Santa in un periodo di grave carestia che colpì Siracusa nel 1646. La tradizione narra,infatti, che durante la dominazione spagnola in Sicilia la città di Siracusa fu colpita da una terribile carestia. All’apice della disperazione giunse in porto una nave carica di grano e cereali. Questo fu considerato un miracolo della Santa e in quell’occasione il grano venne consumato direttamente bollito con aromi, così come il riso e cibi a base di riso.
Presentazione. Questi rotondi timballi di riso sono il vanto della nostra cucina, una deliziosa sintesi della storia di Sicilia: gli Arabi introdussero il consumo di riso condito con zafferano e carne, la panatura pare sia nata alla corte di Federico II di Svevia, i Francesi trasformarono la carne in “ragoût” e gli Spagnoli completarono l’opera portando il pomodoro dalle Americhe. Tanti secoli in una bontà unica. Oggi in Sicilia li trovate in mille golose varianti da gustare. Se poi volete provare a farli a casa con gli amici, ecco la ricetta in 3 fasi.
Ingredienti (per 5 persone 10 -12 arancini):
Come preparare il ragù. Rosolate a fuoco basso in olio d’oliva la cipolla, la carota e il sedano finemente tritati. Aggiungete la carne tritata e mescolate per sbriciolarla e rosolarla. Unite la salsa di pomodoro, i pisellini, sale, pepe, e continuate a cuocere per 35 minuti circa, finché il ragù sarà molto denso, quasi asciutto. Lasciate raffreddare, coprite e conservate in frigorifero per alcune ore.
Come preparare il riso. Fate bollire in acqua salata il riso, mantenendolo ben al dente. Appena scolato, aggiungete 50 g di burro, lo zafferano, sciolto in un po’ d’acqua calda, il pecorino grattugiato e mantecate. Aggiungete l’ uovo battuto quando il riso sarà quasi freddo. Mescolate ancora tutto per bene e versate il riso in un vassoio largo per lasciarlo raffreddare completamente.
Come preparare le arancine. Prendete il ragù dal frigorifero, versate la farina e il pangrattato in due ciotole, e in un piatto fondo battete due uova. Riponete nella mano sinistra un po’ di riso e schiacciatelo al centro creando una cavità che riempirete con un cucchiaio di ragù. Con l’altra mano coprite con altrettanto riso e sigillate evitando eventuali fuoriuscite di sugo. Modellate con cura una palla, passatela nella farina, poi nell’uovo battuto, e quindi nel pangrattato. Continuate così finché non finite il riso. In una pentola o friggitrice scaldate l’olio fino a 170-180° immergete le arancine nell’olio bollente e lasciateli friggere finché divengono ben dorate e croccanti.
6 – 7 Ottobre 2018 alla Valle dei Templi “Il Trionfo di Esseneto”: la rievocazione storica che celebra i 26 secoli di Akragas
Dalla prima alla seconda domenica di Luglio, questa festa tra fede ed antiche tradizioni invade tutta la città.