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La Settimana Mondiale dello Spazio è l’occasione perfetta per palare di Archeoastronomia e dei Templi di Agrigento. La Settimana Mondiale dello Spazio è infatti la ricorrenza che, giunta alla sua 20a edizione, affronta quest’anno il tema de «La luna: la porta verso le stelle». Una celebrazione così proiettata verso il futuro sembra poter avere poco a che fare con la tradizione e la mitologia che caratterizzano il territorio agrigentino e la sua splendida Valle dei Templi.
Per comprendere ciò che lega il cosmo all’antica Akragas, la «più bella città dei mortali», occorre risalire ad una particolare disciplina che affonda le sue radici agli inizi del XIX secolo: l’archeoastronomia, la scienza delle pietre e delle stelle. Articolando in sé studi astronomici ed archeologici, l’archeoastronomia studia l’interazione tra l’uomo ed i fenomeni celesti, interpretando le conseguenze da ciò determinate al livello antropologico, culturale e architettonico.
Così, come la famosa Stonehenge porta con sé tutto il fascino ed il mistero dei moti astrali rispetto alla sua realizzazione, anche l’agrigentino Tempio della Concordia racchiude un segreto astrologico: in corrispondenza dell’equinozio di primavera e dell’equinozio di autunno, l’azimut calcolato al suo interno raggiunge l’esatta quota di 90°, ad indicare un perfetto allineamento dell’asse del tempio verso il punto in cui, appunto durante gli equinozi, il sole sorge. È così possibile ammirare la stella solare emergere in linea retta tra le colonne del Tempio; uno spettacolo immensamente suggestivo, testimoniato già da cenni storici che descrivevano le statue interne alla pianta templare con il viso rivolto verso quella direzione, verso il sole nascente.
Dei dieci templi agrigentini, sono soltanto il Tempio della Concordia, quello di Ercole ed il vicino Tempio di Asclepio ad avere un orientamento equinoziale. Le ragioni mistiche, religiose e culturali che determinano una così peculiare attenzione rivola all’astronomia e allo studio dell’orizzonte rimangono tutt’ora avvolte nel mistero. Ma il fascino che da tali osservazioni deriva non ha eguali. Attratti da tale suggestione, un team internazionale composto dal Prof. Giulio Magli (professore ordinario del Politecnico di Milano), dal Prof. Robert Hannah (professore ordinario dell’Università di Waikato) e dal Dott. Andrea Orlando (ricercatore dell’Osservatorio Astrofisico di Catania) ha fatto luce sull’alea di mistero, dando vita nel 2015 al progetto «Il cielo di Akragas: studio dell’orientamento dei templi greci di Agrigento».
Quel che è possibile celebrare quest’anno, nella ventesima ricorrenza della Settimana Mondiale dello Spazio, è la «porta verso le stelle» che dal Tempio della Concordia porta dritto verso il sole.
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